Le università italiane stanno vivendo un periodo di crescita costante, con un incremento dell’1% annuo di immatricolazioni.
Scegliere la giusta facoltà rende più semplice trovare il lavoro dei propri sogni e realizzare un progetto che si ha sin da piccoli.
Per potersi iscrivere in università, possedere un diploma valido è assolutamente obbligatorio. Nel caso fossi interessato a intraprendere questo percorso dal principio, potresti rivolgerti a istituti come Grandi Scuole a Catania.
Ma quali sono ad oggi gli indirizzi di studio universitari più scelti dagli studenti?
Le facoltà più scelte dagli studenti in Italia
Ci sono facoltà come economia, medicina e ingegneria che in Italia hanno sempre un grande successo. Infatti, non stupisce sapere che le facoltà d’indirizzo scientifico sono le prime scelte dei nuovi studenti universitari.
Da quanto si apprende dai dati del Miur, nell’anno accademico 2018-19 la situazione registrata ha visto il numero più alto di richieste d’iscrizioni di sempre. Un dato che conferma che neodiplomati e neolaureati in corsi triennali oggi hanno capito quanto siano richieste queste materie nell’ambito del lavoro.
Infatti, gli studenti che si laureano in queste materie oggi sono quelli che trovano più facilmente lavoro e che guadagnano di più rispetto agli altri a cinque anni dalla laurea. Questo sono i dati raccolti dalle ultime indagini di Almalaurea.
Lo stesso discorso non vale, invece, per facoltà come architettura e giurisprudenza, che al contrario in circa dieci anni hanno registrato un forte calo delle iscrizioni.
Ma scopriamo qualche dato in più sulla situazione attuale nelle università italiane.
L’immatricolazione consiste nell’iscrizione al primo anno di un corso universitario, sia triennale che magistrale.
La banca dati del Ministero dell’Istruzione dimostra che nell’anno passato il numero più elevato di immatricolazioni è stato registrato nella facoltà di Economia con ben 46 mila immatricolazioni. A seguire troviamo la facoltà di ingegneria industriale e dell’informazione con 38 mila immatricolazioni.
Al terzo posto si piazzano le facoltà a carattere scientifico con 34 mila immatricolazioni inserite in un’unica categoria.
Per finire, al quarto posto troviamo le facoltà a carattere medico e socio-sanitario con 32 mila immatricolazioni i cui numeri dipendono, però, in larga parte dal numero chiuso imposto dalle facoltà sanitarie.
La situazione di oggi è molto differente da quella di 10 anni fa, dimostrandoci da che parte si sta muovendo il mercato del lavoro.
Infatti, in quegli anni la facoltà di giurisprudenza era la terza facoltà più popolare, mentre oggi si trova in settima posizione. Infatti, in confronto all’anno accademico 2010-11, oggi gli immatricolati della facoltà di giurisprudenza sono calati del 35%.
Situazione ancora peggiore è quella registrata per la facoltà di Architettura che ha visto un crollo delle immatricolazioni del 50%. Infatti, dalla settima posizione oggi è scesa all’undicesima posizione.
Immatricolazioni leggermente in calo anche per la facoltà di psicologia, tanto in voga 10 anni fa ma che oggi sono diminuite dell’8%.
Al contrario di facoltà come giurisprudenza, architettura e psicologia, oggi le facoltà di informatica e tecnologie Itc stanno vivendo una fase di crescita, pur confermandosi l’ultima preferenza tra gli studenti al primo anno degli atenei italiani. Nonostante ciò, però, negli ultimi dieci anni queste facoltà hanno registrato un grande aumento del tasso di crescita, ossia del numero delle sue “matricole”, del 70%.
Le nuove tendenze sono però giustificate dai salari attuali. Infatti, per quanto concerne la retribuzione, nessun professione raggiunge quella degli ingegneri che in media vengono pagati 1762 euro netti al mese, 672 euro in più dei laureati in psicologia. Inoltre, gli ingegneri oggi guadagnano circa 260 euro dei lavoratori laureati nella facoltà di economia e statistica.
Seguono gli ingegneri i professionisti dell’ambito scientifico che raggiungono una media di guadagno di 1675 euro, seguito dall’ambito chimico farmaceutico che si piazza al terzo posto con 1595 euro.