In alcuni casi, disdire un contratto sull’utenza luce può essere inevitabile: se si ha un cambio di residenza, per il decesso dell’intestatario o per la semplice non necessità del servizio. Tuttavia, è possibile precisare che tale utenza non può essere trasferita presso un’altra abitazione nel caso di un trasloco.
Per la disdetta di un contratto di fornitura per una vecchia casa, è necessario assicurarsi che venga svolta in modo corretto senza lunghi tempi di attesa. Una volta completata questa procedura, sarà possibile procedere con l’apertura di un nuovo contratto per la nuova abitazione di destinazione.
I prezzi per i servizi possono variare tra diversi fornitori, ma nel mercato tutelato il costo è fisso. Inoltre, si possono aggiungere anche le eventuali spese sostenute dalla società che gestisce localmente il contatore. In caso di disdetta del contratto, dovremo ricorrere all’ultima ipotesi: il distacco del servizio. Ciò comporterebbe una spesa extra per allacciare una nuova utenza, da versare sia in uscita che in sede di sottoscrizione del nuovo contratto. Scopriamo quindi come procedere in caso di necessità di disdire il contratto.
Qual’è la differenza tra disdetta e disattivazione del contratto
C’è una notevole differenza tra disdetta e disattivazione: la prima impedisce il rinnovo del contratto, mentre la seconda cancella servizi o prodotti attivati in precedenza. La disdetta è sempre gratuita se definita nei termini appositi dalla legge o dal contratto stesso al momento della stipula. Entro 30 giorni dalla scadenza, è necessario comunicare in modo tempestivo altrimenti potrebbero sorgere delle penali.
L’interruzione unilaterale è un’azione che consente di mettere fine a un contratto di servizio valido prima della sua scadenza naturale. Si tratta quindi di un atto che serve a porre fine all’approvvigionamento offerto da un contratto ancora in vigore. La clausola di recesso è sempre un elemento presente in qualsiasi contratto, stabilendo in cosa consiste l’interruzione del servizio e le penali conseguenti. Essa illustra chiaramente le motivazioni che portano alla rottura dell’accordo.
Come procedere alla disattivazione del contratto?
Bisogna inviare una richiesta di disdetta del contratto al fornitore di energia con cui abbiamo stretto un accordo, con un preavviso non superiore ai 30 giorni. Il fornitore invia la domanda al distributore entro due giorni lavorativi, ed entro cinque giorni l’azienda gestore del contatore si assicurerà che venga disattivato.
Il processo di chiusura definitiva dell’utenza è previsto per concludersi entro un periodo compreso tra tre e sette giorni lavorativi. I contatori elettronici possono essere regolati da una centralina remota, permettendo così il controllo dell’interruzione dell’erogazione dell’energia. Di conseguenza, c’è bisogno di un breve periodo per l’interruzione, non superiore a 3 o 4 giorni lavorativi. È possibile disdire un contratto inviando una richiesta di distacco utilizzando uno dei seguenti mezzi di trasmissione: telefono, fax o email.
Quali dati servono per la chiusura contratto?
Per concludere il contratto, i dati necessari da comunicare sono: codice fiscale e carta d’identità dell’intestatario del contratto, il codice cliente riportato sulla bolletta, il Punto di Onere Distribuzione per l’energia elettrica, l’autolettura del contatore, l’indirizzo a cui inviare la fattura di conguaglio finale e la data prevista per la disattivazione della fornitura.
L’utente deve inoltrare una richiesta di disattivazione entro tre o quattro giorni lavorativi, e la disattivazione avrà luogo successivamente alla conferma della richiesta. In caso di distacco ritardato della fornitura, l’utente ha il diritto di ricevere un rimborso in rapporto al grado di ritardo con cui tale distacco è effettuato.
Conclusioni
La revoca di un contratto non è sempre la soluzione migliore dato che comporta la perdita di un bene prezioso del quale siamo in grado di sfruttare anche solo una minima parte in circostanze determinate. Se vuoi disdire il tuo contratto della corrente elettrica, probabilmente hai un’offerta luce e gas non molto conveniente che ti consigliamo, invece, di scegliere su siti affidabili come Chetariffa.it. Selezionando l’offerta più adatta alle tue necessità, avrai l’utenza sempre attiva e spenderai meno per la fattura.